Skip to content
Italienisch lernen in München
  • Benvenuti
  • Corso
    • Lezioni A1
      • A1. Lezione 1 Benvenuti
      • A1 Lezione 2 Mi offri un caffè?
      • A1 Lezione 3 Forza, al lavoro!
      • A1 Lezione 4 Cosa vuoi fare?
      • A1 Lezione 5 Domani partiamo per un viaggio
      • A1 Lezione 6 La casa in città
      • A1 Lezione 7 Cibo
      • A1 Lezione 8 Vi presento la famiglia
      • A1 Lezione 9 Trasloco
    • Lezioni A2
      • A2 Lezione 1 Storia di un immigrato
      • A2 Lezione 2 Oggi iniziamo a…
      • A2 Lezione 3 Cartesio
      • A2 Lezione 4 Dieci diete!
      • A2 Lezione 5 I media o mezzi di comunicazione di massa
      • A2 Lezione 6 Partenze
      • A2 Lezione 7 Italiani all’estero
      • A2 Lezione 8 Il mestiere di vivere
      • A2 Lezione 9 La festa del paese
    • Lezioni B1
      • B1 Lezione 1 Bella ciao
      • B1 Lezione 2 Se telefonando
      • B1 Lezione 3 Te lo leggo negli occhi
      • B1 Lezione 4: 4 marzo 1943
      • B1 Lezione 5 Il congiuntivo
      • B1 Lezione 6 Fatti mandare dalla mamma
      • B1 Lezione 7 Amore caro amore bello
      • B1 Lezione 8 Sta per piovere
      • B1 Lezione 9 Vita spericolata
    • Lezioni B2
      • B2 Lezione 1 Prima del COVID
      • B2 Lezione 2 Se ti tagliassero a pezzetti
  • Principianti
    • A1
      • A1.1 Articoli
        • A1.1Articoli determinativi
          • A1.1.2 La mia madre, il mio fratello
        • A1.1 Articoli indeterminativi
      • A1.2 Nome
        • A1.2.6 Particolarità
          • A1.2.1.6.7 Vera Gheno
      • A1.3 Congiunzioni
        • A1.3?Congiunzioni Tabella
        • A1.3.1 Ma, perché
        • A1.3.2 Quando e se
        • A1.3.4 Né né
        • A1.3.5 Sia sia, sia che
      • A1.4 Verbi
        • A1.4.1- ARE; -ERE; -IRE
        • A1.4.2 Essere Avere
        • A1.4.3 Esserci (C’è e ci sono)
        • A1.4.6 Verbi irregolari
        • A1.4.7 Capisco, preferisco,…
        • A1.4.9 Andare-venire
      • A1.5 Preposizioni
        • A1.5.9.1 Preposizioni semplici
          • A1.5.1 Preposizioni semplici e più usate
            • A1.5.1 „DA“ als Zweck
            • A1.5.1 „DA“ als Ortsangaben mit Personen
            • A1.5.1 „DA“ als Ausgangpunkt
            • A1.5.1. PREPOSIZIONI „A“,“IN“ con andare
          • A1.4.5 Verbi con preposizioni
          • A1.5.9.1 Esercizi I
        • A1.5.2 Preposizioni articolate
      • A1.6. Aggettivo
        • A1.6.1 PING PONG
        • A1.6.1 Esercizi
      • 1.7 Avverbi
        • A1.7.1 Avverbi di tempo
      • A1.8 Varie
        • A1.8.0 Caratteri speciali
        • A1.8.1 Negazioni
        • A1.8.2 Doppia negazione
        • A1.8.3 Pronuncia
        • A1.8.4 Confronto, investimento, reclamo
        • A1.8.4 Avere bisogno/Bisognare
        • A1.8.5 Che ora è? Che ore sono?
        • A1.8.8 Maschili in „a“
        • A1.8.9 Nomi invariabili con accento (caffè, città,…)
      • A1.9 Esercizi
        • A1.9.2 N Esercizi Presentazione
      • A1.c N Musica
        • A1.c.1: „L’anno che verrà“ di Lucio Dalla
        • A1.c.2 La storia siamo noi di Francesco de Gregori
        • A1.c.3 Bella Ciao
        • C1.6.6 Cara Paula Amerigo
        • A1.c.5 Caruso di Lucio Dalla
        • A1.c.6 Viva l’Italia
        • A1.c.7 Qualcuno era comunista
        • A1.c.8 Io vivrò senza te
        • A1.c.9 Io vorrei, non vorrei,… Lucio Battisti
        • A1.c.10 Zanni di Dario Fo
        • A1.c.12 Non ho l’età di Gigliola Cinquetti
        • A1.c.13 Sarà perché ti amo dei Ricchi e Poveri
        • A1.c.15 Ti lascerò di Anna Oxa e Fausto Leali
        • A1.c.16 La strada del Sole
        • A1.c.17 Barbera e Champagne di Giorgio Gaber – 1972
        • A1.c.18 La locomotiva di Francesco Guccini
        • A1.C.19 Il frate di Francesco Guccini -1970
        • A1.C20 Ci vuole un fiore di Sergio Endrigo (1974)
        • A1.C21 Hotel Supramonte di Fabrizio De André (1981)
        • A1.C22 Il suonatore Jones di Fabrizio De André
    • A2
      • A2.1 Bestimmten Artikels
      • A2.2 Pronomen Übersicht
        • A2.2 Pronomi combinati
        • A2.2 Pronomi diretti
        • A2.2 Pronomi indiretti
      • A2.4 Verbi
        • A2.4.2 Futuro semplice
        • A2.4.2 Futuro composto (Futur II)
        • A2.4.7 Frasi idiomatiche
        • A2.4.7 Caravaggio
        • A2.4.7 Leonardo
        • A2.4.7 Michelangelo
      • A2.6 Aggettivi
        • A2.6.4 Ogni
      • A2.7 Pronomen
        • A2.7.1 Subject
        • A2.7.1 Direktes Objekt (Akkusativ)
        • A2.7.1 Indirektes Object Dativ
        • B1.4.8 Verbi riflessivi
        • A2.7.3 Relativpronomen
        • A2.2 Pronomi combinati
      • A2. 9 Indice
        • A2.9.1 Il tempo
        • A2.9.2 2420
        • A2.9.4 La vedova Teich
  • Intermedi
    • B1
      • B1.2 Imperativo e pronomi
        • B1.2 Esercizi combinati con l’imperativo
      • B1.4 Verbi
        • B1.4.1 Grammatica
        • B1.4.4 Imperfetto
        • B1.4.4. Passato prossimo
        • B1.4.6 Verbi Modali
        • B1.4.7 Verbi con la stessa Radice
        • B1.4.8 Verbi riflessivi
        • B1.4.8 Verbi impropri
        • B1.4.8 Reciproci
        • B1.4.9 Stare per + infinito
      • B1.5 CI
      • B1.5 Ne
      • B1.7 – L’avverbio
      • B1.8.1 Steigerungformen
      • B1.9 Esercizi
        • B1.9.3.1
        • B1.9.4 La bilancia
    • B2
      • B2.4 Verbi
        • B2.4.1 Verbo PIACERE
        • B2.4.2 Passato remoto
        • B2.4.4 Congiuntivo
          • B2.4.4.1 Congiuntivo presente
            • B2.4.4.1.1 -Are, -ere, -ire Congiuntivo presente
            • B2.4.4.1.2 Verbi irregolari
          • B2.4.4.2 Congiuntivo Imperfetto
            • B2.4.4.2.1 cantare; vedere; sentire
            • B2.4.4.2.2 Essere e Avere
          • B2.4.4.3 Congiuntivo passato
          • B2.4.4.4 Congiuntivo trapassato
        • B2.4.5 Passivo
        • B2.4.6 Si
        • B2.4.6 Si passivante
        • B2.4.6 Ci si vede
        • B2.4.7 Condizionale presente
        • B2.4.8 Imperativo
        • B2.4.9 Verbi pronominali
        • B2.4.a Trapassato prossimo
      • B2.8 Espressioni volgari-parolacce
  • Avanzati
    • C1
      • C1.1 Dopo merenda
        • C1.1 Cara Cristina 8 marzo
        • C1.1 D.O.C. e D.O.P
        • C1.1.3 Bildung e Stromboli
      • C1.2 Nuovo semestre
        • C1.2.1 Record
      • C1.3 Martedì con voi
        • C1.3.1 L’Oktoberfest
        • C1.3.2 Tragedia di Curto
        • C1.3.3 Made in Italy/Germany
        • C1.3.4 La pedagogia nera
        • C1.3.5 Lo zucchero filato 15/11/23
      • C1.4 Indovina chi viene a cena
        • C1.4.3 Nonno calzolaio
        • C1.4.4 Lavoro notturno, di notte
        • C1.4.5 Le regole
        • C1.4.6 La musica
        • C1.4.7 Camminare in Piemonte
        • C1.4.8 Compito a casa
        • C1.4.8 Chi si scusa si accusa
        • C1.4.9 Napoli
        • C1.4@0 Un saluto a tutti
        • C1.4.@1 Giornata storta
      • C1.5 Typisch Montag
        • C1.5.1 Negroni
        • C1.5.2 Berlino
        • C1.5.3 La mia famiglia e i bambini
        • C1.5.4 Oktoberfest
        • C1.5.5 Umorismo al ristorante
        • C1.5.6 Cosa leggevamo in famiglia
        • C1.5.7 Proteggere i figli o no?
        • C1.5.8 Il viaggio più bello
        • C1.5.9 Mi riparo dalla pioggia
      • C1.6 Amanti d’Italia
        • C1.b.5 Club Alpino Italiano 27/8/2021
        • C1.6.2 Torino-Juventus Il derby
        • C1.6.3 Una settimana di pausa
        • C1.6.4 Risparmiare
        • C1.6.5 Caro Martin Lamborghini
        • C1.6.6 Cara Paula Amerigo
      • C1.7 Tutte donne
        • C1.7 Cara Birgit ha senso?
        • C1.7 Cara Corinna il successo
        • C1.7 Cara Beate Gli uomini non cambiano?
      • C1.9 Cari parenti
        • C1.9 Cara sorella
        • C1.9.2 Cara cugina, arriviamo!
      • C1.b.1 Cara Gabriella
        • C1.b2 N Leitzach, il torrente
        • C1.b.4 Un natale borghese
        • C1.b 5 Cara Gabriella La pizza
        • C1.b.6 Sei poesie
        • C1.b.7 Altre sei poesie
      • C1.b.Sepp
        • Una cena con amiche
        • C1.b.2.3 Natale 2021
        • 2/10/2021 Leva calcistica ’68
      • C1.b Cara Brigitte
        • C1.b.1 Multa bicicletta
        • C1.b.2 Un video di una canzone
        • C1.b.3 Una gita al fiume
        • Club Alpino Italiano (C.A.I.)
        • C1.b.6 Tridosato
        • C1.b.7 Zaki, Scuola di Francoforte
        • C1.b.8 Marc Augé
        • C1.b.9 Innamorarsi
    • C2
    • Madrelingua

A1.c.18 La locomotiva di Francesco Guccini

https://it.wikipedia.org/wiki/La_locomotiva

Non so che viso avesse, neppure come si chiamava,
Con che voce parlasse, con quale voce poi cantava,
Quanti anni avesse visto allora, di che colore i suoi capelli,
Ma nella fantasia ho l’immagine sua:
Gli eroi son tutti giovani e belli,
Gli eroi son tutti giovani e belli,
Gli eroi son tutti giovani e belli…

Conosco invece l’epoca dei fatti, qual‘ era il suo mestiere:
I primi anni del secolo, macchinista, ferroviere,
I tempi in cui si cominciava la guerra santa dei pezzenti
Sembrava il treno anch‘ esso un mito di progresso
Lanciato sopra i continenti,
Lanciato sopra i continenti,
Lanciato sopra i continenti…

E la locomotiva sembrava fosse un mostro strano
Che l’uomo dominava con il pensiero e con la mano:
Ruggendo si lasciava indietro distanze che sembravano infinite,
Sembrava avesse dentro un potere tremendo,
La stessa forza della dinamite,
La stessa forza della dinamite,
La stessa forza della dinamite.

Ma un‘ altra grande forza spiegava allora le sue ali,
Parole che dicevano „gli uomini son tutti uguali“
E contro ai re e ai tiranni scoppiava nella via
La bomba proletaria e illuminava l‘ aria
La fiaccola dell‘ anarchia,
La fiaccola dell‘ anarchia,
La fiaccola dell‘ anarchia…

Un treno tutti i giorni passava per la sua stazione,
Un treno di lusso, lontana destinazione:
Vedeva gente riverita, pensava a quei velluti, agli ori,
Pensava al magro giorno della sua gente attorno,
Pensava un treno pieno di signori,
Pensava un treno pieno di signori,
Pensava un treno pieno di signori…

Non so che cosa accadde, perché prese la decisione,
Forse una rabbia antica, generazioni senza nome
Che urlarono vendetta, gli accecarono il cuore:
Dimenticò pietà, scordò la sua bontà,
La bomba sua la macchina a vapore,
La bomba sua la macchina a vapore,
La bomba sua la macchina a vapore…

E sul binario stava la locomotiva,
La macchina pulsante sembrava fosse cosa viva,
Sembrava un giovane puledro che appena liberato il freno
Mordesse la rotaia con muscoli d‘ acciaio,
Con forza cieca di baleno,
Con forza cieca di baleno,
Con forza cieca di baleno…

E un giorno come gli altri, ma forse con più rabbia in corpo
Pensò che aveva il modo di riparare a qualche torto.
Salì sul mostro che dormiva, cercò di mandar via la sua paura
E prima di pensare a quel che stava a fare,
Il mostro divorava la pianura,
Il mostro divorava la pianura,
Il mostro divorava la pianura…

Correva l‘ altro treno ignaro e quasi senza fretta,
Nessuno immaginava di andare verso la vendetta,
Ma alla stazione di Bologna arrivò la notizia in un baleno:
„Notizia di emergenza, agite con urgenza,
Un pazzo si è lanciato contro al treno,
Un pazzo si è lanciato contro al treno,
Un pazzo si è lanciato contro al treno…“

Ma intanto corre, corre, corre la locomotiva
E sibila il vapore e sembra quasi cosa viva
E sembra dire ai contadini curvi il fischio che si spande inaria:
„Fratello, non temere, che corro al mio dovere!
Trionfi la giustizia proletaria!
Trionfi la giustizia proletaria!
Trionfi la giustizia proletaria!“

E intanto corre corre corre sempre più forte
E corre corre corre corre verso la morte
E niente ormai può trattenere l‘ immensa forza distruttrice,
Aspetta sol lo schianto e poi che giunga il manto
Della grande consolatrice,
Della grande consolatrice,
Della grande consolatrice…

La storia ci racconta come finì la corsa
La macchina deviata lungo una linea morta…
Con l‘ ultimo suo grido d‘ animale la macchina eruttò lapilli elava,
Esplose contro il cielo, poi il fumo sparse il velo:
Lo raccolsero che ancora respirava,
Lo raccolsero che ancora respirava,
Lo raccolsero che ancora respirava…

Ma a noi piace pensarlo ancora dietro al motore
Mentre fa correr via la macchina a vapore
E che ci giunga un giorno ancora la notizia
Di una locomotiva, come una cosa viva,
Lanciata a bomba contro l‘ ingiustizia,
Lanciata a bomba contro l‘ ingiustizia,
Lanciata a bomba contro l‘ ingiustizia!



Ich weiß nicht, welches Gesicht er hatte, nicht einmal, wie er hieß,
Mit welcher Stimme er sprach, mit welcher Stimme er sang,
Wie alt sie damals war, welche Haarfarbe sie hatte,
Aber in meiner Vorstellung habe ich das Bild von ihm:
Die Helden sind alle jung und gutaussehend,
Die Helden sind alle jung und gutaussehend,
Die Helden sind alle jung und gutaussehend…

Aber ich kenne den Zeitpunkt der Ereignisse und weiß, was sein Beruf war:
Die ersten Jahre des Jahrhunderts, Maschinist, Eisenbahner,
Die Zeiten, in denen der heilige Krieg der Bettler begann
Auch der Zug schien ein Mythos des Fortschritts zu sein
Über den Kontinenten gestartet
Über den Kontinenten gestartet,
Auf allen Kontinenten eingeführt…

Und die Lokomotive schien ein seltsames Ungetüm zu sein
Die der Mensch mit Gedanken und Hand beherrscht:
Brüllend ließ er Entfernungen hinter sich, die endlos schienen,
Er schien eine enorme Kraft in sich zu tragen,
Die gleiche Kraft wie Dynamit,
Die gleiche Kraft wie Dynamit,
Die gleiche Kraft wie Dynamit.

Doch dann breitete eine andere große Kraft ihre Flügel aus,
Worte, die besagen: „Alle Menschen sind gleich“.
Und gegen Könige und Tyrannen auf die Straße gehen
Die proletarische Bombe und erleuchtete die Luft
Die Fackel der Anarchie,
Die Fackel der Anarchie,
Die Fackel der Anarchie…

Jeden Tag fuhr ein Zug durch seinen Bahnhof,
Ein Luxuszug, ein fernes Ziel:
Er sah verehrte Menschen, er dachte an die Samtstoffe, die Goldstücke,
Er dachte an den kärglichen Tag seines Volkes,
Er dachte, ein Zug voller Herren,
Er dachte an einen Zug voller Herren,
Er dachte, ein Zug voller Herren,,,.

Ich weiß nicht, was passiert ist, warum er diese Entscheidung getroffen hat,
Vielleicht eine alte Wut, namenlose Generationen
Das schrie nach Rache, machte sein Herz blind:
Er vergaß das Mitleid, er vergaß seine Güte,
Seine Bombe seine Dampfmaschine,
Seine Bombe seine Dampfmaschine,
Seine Bombe seine Dampfmaschine, seine Bombe seine Dampfmaschine.

Und auf den Gleisen stand die Lokomotive,
Die schlagende Maschine schien wie ein lebendiges Wesen zu sein,
Es sah aus wie ein junges Fohlen, das, sobald es die Bremse löste
Mit Muskeln aus Stahl in die Schiene beißen,
Mit blinder Kraft des Blitzes,
Mit blinder Kraft des Blitzes,
Mit blinder Stärke des Blitzes…

Und eines Tages, wie die anderen, aber vielleicht mit mehr Wut in seinem Körper
Er dachte, er könne etwas Unrechtes wiedergutmachen.
Er kletterte auf das schlafende Ungeheuer und versuchte, seine Angst zu vertreiben
Und bevor er darüber nachdachte, was er tun würde,
Das Ungeheuer verschlang die Ebene,
Das Ungeheuer verschlang die Ebene,
Das Ungeheuer verschlang die Ebene…

Der andere Zug fuhr ahnungslos und fast ohne Eile,
Niemand konnte sich vorstellen, dass sie auf Rache aus waren,
Doch am Bahnhof von Bologna kam die Nachricht in Windeseile:
„Notfallnachrichten, dringend handeln,
Ein Verrückter hat sich gegen den Zug geworfen,
Ein Verrückter hat sich gegen den Zug geworfen,
Ein Verrückter hat sich gegen den Zug geworfen…‘

Aber inzwischen läuft, läuft, läuft die Lokomotive
Und zischt Dampf und scheint fast ein lebendiges Ding
Und scheint den sich krümmenden Bauern das Pfeifen zu sagen, das sich in der Luft ausbreitet:
„Bruder, fürchte dich nicht, ich eile zu meiner Pflicht!
Möge die proletarische Gerechtigkeit triumphieren!
Möge die proletarische Gerechtigkeit triumphieren!
Die proletarische Gerechtigkeit triumphiert!“

Und in der Zwischenzeit rennt er und rennt und rennt
Und er rennt und rennt und rennt in seinen Tod
Und nichts kann die ungeheure Zerstörungskraft mehr aufhalten,
Er wartet nur auf den Absturz und dann auf den Mantel
Der große Tröster
Der große Tröster,
Der große Tröster

Die Geschichte erzählt uns, wie das Rennen endete
Das Auto wurde über eine tote Linie umgeleitet…
Mit seinem letzten tierischen Schrei brach das Auto mit Lava Lapilli aus,
Sie explodierte gegen den Himmel, dann zerstreute der Rauch den Schleier:
Sie hoben ihn auf, der noch atmete,
Sie sammelten ihn ein, der noch atmete,
Sie sammelten ihn, der noch atmete, Sie sammelten ihn, der noch atmete.

Aber wir stellen uns gerne vor, dass er immer noch hinter dem Motor sitzt.
Als er die Dampflokomotive wegfährt
Und dass uns eines Tages wieder die Nachricht erreichen wird
einer Lokomotive, wie ein Lebewesen,
Bombardiert gegen Ungerechtigkeit,
Bomben gegen Ungerechtigkeit,
Gebombt gegen Ungerechtigkeit!

Parti inferiori: [subpages depth=2]

Impressum

Datenschutz

© 2022 italienisch-lernen-muenchen.com
By SKT Themes