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Italienisch lernen in München
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        • A1.1Articoli determinativi
          • A1.1.2 La mia madre, il mio fratello
        • A1.1 Articoli indeterminativi
      • A1.2 Nome
        • A1.2.6 Particolarità
          • A1.2.1.6.7 Vera Gheno
      • A1.3 Congiunzioni
        • A1.3?Congiunzioni Tabella
        • A1.3.1 Ma, perché
        • A1.3.2 Quando e se
        • A1.3.4 Né né
        • A1.3.5 Sia sia, sia che
      • A1.4 Verbi
        • A1.4.1- ARE; -ERE; -IRE
        • A1.4.2 Essere Avere
        • A1.4.3 Esserci (C’è e ci sono)
        • A1.4.6 Verbi irregolari
        • A1.4.7 Capisco, preferisco,…
        • A1.4.9 Andare-venire
      • A1.5 Preposizioni
        • A1.5.9.1 Preposizioni semplici
          • A1.5.1 Preposizioni semplici e più usate
            • A1.5.1 „DA“ als Zweck
            • A1.5.1 „DA“ als Ortsangaben mit Personen
            • A1.5.1 „DA“ als Ausgangpunkt
            • A1.5.1. PREPOSIZIONI „A“,“IN“ con andare
          • A1.4.5 Verbi con preposizioni
          • A1.5.9.1 Esercizi I
        • A1.5.2 Preposizioni articolate
      • A1.6. Aggettivo
        • A1.6.1 PING PONG
        • A1.6.1 Esercizi
      • 1.7 Avverbi
        • A1.7.1 Avverbi di tempo
      • A1.8 Varie
        • A1.8.0 Caratteri speciali
        • A1.8.1 Negazioni
        • A1.8.2 Doppia negazione
        • A1.8.3 Pronuncia
        • A1.8.4 Confronto, investimento, reclamo
        • A1.8.4 Avere bisogno/Bisognare
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        • A1.8.9 Nomi invariabili con accento (caffè, città,…)
      • A1.9 Esercizi
        • A1.9.2 N Esercizi Presentazione
      • A1.c N Musica
        • A1.c.1: „L’anno che verrà“ di Lucio Dalla
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        • A1.c.5 Caruso di Lucio Dalla
        • A1.c.6 Viva l’Italia
        • A1.c.7 Qualcuno era comunista
        • A1.c.8 Io vivrò senza te
        • A1.c.9 Io vorrei, non vorrei,… Lucio Battisti
        • A1.c.10 Zanni di Dario Fo
        • A1.c.12 Non ho l’età di Gigliola Cinquetti
        • A1.c.13 Sarà perché ti amo dei Ricchi e Poveri
        • A1.c.15 Ti lascerò di Anna Oxa e Fausto Leali
        • A1.c.16 La strada del Sole
        • A1.c.17 Barbera e Champagne di Giorgio Gaber – 1972
        • A1.c.18 La locomotiva di Francesco Guccini
        • A1.C.19 Il frate di Francesco Guccini -1970
        • A1.C20 Ci vuole un fiore di Sergio Endrigo (1974)
        • A1.C21 Hotel Supramonte di Fabrizio De André (1981)
        • A1.C22 Il suonatore Jones di Fabrizio De André
    • A2
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        • B2.4.a Trapassato prossimo
      • B2.8 Espressioni volgari-parolacce
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A1.C.19 Il frate di Francesco Guccini -1970

Lo chiamavano „il frate“, il nome per tutta una vita,
Segno di una fede perduta, di una vocazione finita
Lo vedevi arrivare vestito di stracci e stranezza,
Mentre la malizia dei bimbi rideva della sua saggezza

Dopo un bicchiere di vino, con frasi un po‘ ironiche e amare,
Parlava in tedesco e in latino, parlava di Dio e Schopenhauer

E parlava e parlava con me che lo stavo a sentire
Mentre la sera d’estate non voleva morire
Viveva di tutto e di niente, di vino che muove i ricordi,
Di carità della gente, di dèi e filosofi sordi

Chiacchiere d’un ubriaco con salti di tempo e di spazio,
Storie di sbornie e di amori che non capivano Orazio

E quelle sere d’estate sapevano di vino e di scienza,
Con me che lo stavo a sentire con colta benevolenza
Ma non ho ancora capito, mentre lo stavo ad ascoltare,
Chi fosse a prendere in giro, chi dei due fosse a imparare

Ma non ho ancora capito, fra risa per donne e per Dio,
Se fosse lui il disperato o il disperato son io

Ma non ho ancora capito, con la mia cultura fasulla,
Chi avesse capito la vita, chi non capisca ancora nulla

Sie nannten ihn ‚der Mönch‘, ein Name für ein ganzes Leben,
Ein Zeichen für einen verlorenen Glauben, für eine beendete Berufung
Man sah ihn in Lumpen gekleidet und seltsam gekleidet kommen,
Während der Unfug der Kinder über seine Weisheit lachte
Nach einem Glas Wein, mit etwas ironischen und bitteren Phrasen,
Er sprach auf Deutsch und Latein, Er sprach von Gott und Schopenhauer
Und er redete und redete mit mir, der ihm zuhörte
Während er an Sommerabenden nicht sterben wollte
Er lebte von allem und nichts, von Wein, der Erinnerungen weckt,
Von der Nächstenliebe der Menschen, von tauben Göttern und Philosophen
Das Geschwätz eines Betrunkenen mit Sprüngen durch Zeit und Raum,
Geschichten von Trunkenheit und Liebschaften, die Horatio nicht verstanden hat
Und diese Sommerabende schmeckten nach Wein und Wissenschaft,
Mit mir, der ich ihm mit kultiviertem Wohlwollen zuhörte
Aber ich verstand immer noch nicht, als ich ihm zuhörte,
Wer hat gespottet, wer hat gelernt
Aber ich habe es immer noch nicht verstanden, inmitten des Lachens für die Frauen und für Gott,
Wenn er der Verzweifelte war oder ich der Verzweifelte war
Aber ich habe es noch nicht verstanden, mit meiner Scheinkultur,
Wer das Leben verstanden hat, der versteht noch immer nichts

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